La storia - Filarmonica Vittorio Ferrero

Associazione Filarmonica "Vittorio Ferrero" Leini
Filarmonica Leini
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La storia

L'associazione
 
STORIA DELLA BANDA MUSICALE DI LEINI'
 
Cento anni di vita sono tanti, anche per la nostra banda musicale, che si installa quindi a buon diritto ai primi posti nella classifica delle associazioni più antiche di Leinì.
 
In realtà, diversamente dalle persone fisiche, le associazioni, nel corso di un secolo, posso­no cessare di esistere e poi rinascere, per continuare i primitivi intenti.
 
Così è stato della nostra banda: il primo Statuto costitutivo ( di cui conserviamo il libretto, stampato a Torino nel 1899) risale al 5 settembre 1896. L'interruzione ufficiale (anche se l'attività musicale prosegue in tono minore con i gruppi "I Dieci" e "La Mandolinistica") va dal 1901 al 1910.
 

 
ATTO DI COSTITUZIONE
 
I sottoscritti:
 
Goy Alberto di Angelo, contadino Riviera Giovanni fu Valentino Borghesio Luigi di Pietro, capomastro Valerio Vincenzo di Domenico Cavaglià Pietro di Luigi
 
Perino Canuto Antonio fii Giuseppe1 contadino 'I'eisa Vincenzo fu Domenico, contadino
 
Perino Giuseppe di Francesco, pesatore Pavesio Giuseppe di Carlo, muratore
 
Bianco Giovanni di Giuseppe, contadino Garino Filiberto di Giovanni, arrotino
 
Ruffino Pasquale fu Giuseppe, carrettiere Perino Francesco di Filippo, contadino Miglietti geom. Giacomo
 
Favero Francesco di Giovanni, fabbro
 
Bertinetti Carlo fu Maurizio, fabbro, nato a Cuneo Mussa Giuseppe, di Vincenzo, contadino
 
Garbolino Luigi fu Battista, contadino
 
Borghesio Pierino di Luigi, decoratore
 
Valerio Pietro di Domenico, bracciante
 
Muzio Alessandro fu Domenico, caffettiere Benedetto Michele di Lorenzo, contadino
 
Favero Giuseppe di Luigi, fabbro ferraio
 
Vana Giovanni di Bart., fabbro '
 
Pogliano Giov. di Giac., contadino
 
Lanza Giovanni di Francesco, muratore
 
Brancot geom. Domenico
 
Tutti nati e domiciliati a Leynì meno chi sovra ed i quali tutti a norma di 'luanto sopra si dichiarano unanimi for­malmente costituiti in Società sotto il titolo la Risorta - Vittorio Eerrero e promettono e si obbligano di sottostare a tutti gli obblighi e condizioni apparenti dall'avanti esteao atto di costituzione ed all'analogo Regolamento, che tutti dovranno pienamente osservare p,ir la durata continuativa di anni cinque e mesi quattro da oggi decorrendi cioè sino al 31 dicembre lllOI, senza elevare mai contestazione o pretesa di sorta in merito e per qualsiasi motivo dichiarando ancora di essere appieno edotti del tenore del detto atto costitutivo e Regolamento e dei conseguenti obblighi assunti. In con­ferma del che previa lettura e reciproca spiegazione si sottoscrivono :
 
Miglietti Geom. Giacomo Goy Alberto
 
Riviera Giovanni Borghesio Luigi
 
Valerio Vincenzo Cavaglià Pietro
 
Perino Antonio
 
Pavesio Giuseppe
 
Bianco Giovanni
 
Teisa Vincenzo
 
Perino Giuseppe
 
Garino Filiberto
 
Ruffino Pasquale
 
Perino Francesco
 
Braneot Geom Domenico Favero Francesco Bertinetti Carlo
 
Mussa Giuseppe Garnolino Luigi Borghesio Pierino Valerio Pietro
 
Muzio Alessandro Benedetto Michele Ferrero Gius,.ppe
 
Vana Giovanni
 
Pogliano Giovanni
 
Lanza Giovanni
 
Leyni, o Settembre 1896.
 
Registrato a Caselle il 1 9 Settembre 1896.
 
N. 40, fog. 13, libro 17, atti prirati, Esatte lire setti', cent. venti,
 
IL RICEVITORE CHIONIO
 

 
Q1ti sopra, le prime pagine del libretto (fotografato in grandezza naturale} con l'Atto costitutiuo della nostra Banda. Si leggono i nomi dei leinicesi fondatori dell'Associazione: alc1tni discendenti sono ancor oggi nell'organico. Dal Regolamento che segue queste pagine, citiamo per c1triosità alc1tni articoli:
 
art. 44. Avvenendo di/are servizio in pochi senza che l'ordine emani dalla direzione, sarà assolutamente vietato di portare l'uniforme. - art. 45. Ogni socio è responsabile del proprio istrumento. - art. 46. I soci dovranno pagare per la sezione mutuo soccorso L. 0,50 al mese. Qitesto contributo non potrà venire aumentato che dall'assemblea generale dei soci la quale sarà valida solo colla presenza di dite terzi dei soci inscritti e aU'unanùnità dei presenti. - art. 47. Sei mesi dopo l'ammissione e dopo dite giorni di malattia il socio avrà il sussidio giornaliero di lire una per i primi venti giorni e centesimi cinquanta per altri dieci. - art. 48. Le malattie provenienti da cause volontarie come da ubbriachezza, da rissa e mal costume non danno diritto ad ottenere il sussidio. - art. 49. Il socio cadendo ammalato ne renderà subito avvertita la Società o la persona appositamente delegata.
 

 
La suddetta Società "Risorta Vittorio Ferrero" viene sciolta, come previsto dall'atto dico­stituzione, il 31 dicembre 1901. Ecco quanto viene consegnato al Municipio di Leinì.
 

        
       
Notare in questo invlntario la puntigliosità, la precisione dei conti, la splendida calligrafm e la parsimonja della vita agli ·l inizi del nostro secolo ( un innaffiatoio colta va me.z.:a liral]
 

 
Il primo nome della banda "La Risorta" si spiega con il fatto che già intorno al 1894 il prevosto don Giorgio Gioda aveva impostato una banda musicale in Leinì che però, per contrasti interni, non resse a lungo.
 
Ma 27 leinicesi non lasciarono morire l'iniziativa e si accordarono per far risorgere, in modo indipendente dalla
 
Parrocchia, l'associazione mu­sicale, intitolandola fin da al­lora al glorioso eroe Iein'icese del Risorgimento Colonnello Vittorio Ferrero (Torino 1785 - Leinì 1853).
 
Questo soldato torinese, a 20 anni. nel Piemonte del 1805 annesso al­l'impero francese, si arruolò nel 24esimo Reggimento Dragoni t' combattè sotto Napoleone nel nord della Spagna, guadagnan­do sul campo 1~ spalline da Uf­ficiale per il suo valoroso com­portamento.
 
Nel 1821 prese parte a Torino ai moti risorgimentali contro il conservatorismo assolutista dei Savoia, diventando famoso come "l'eroe di San Salvario". Esiliato dal re Carlo Felice, sot­to re Carlo Alberto, nel 1844, venne reintegrato nell'esercito dove raggiunse il grado di Te­nente colonnello, per stabilirsi infine a Leinì, ove, alla sua mor­te, lasciò l'intero patrimonio (tenuta di Cascina Basse, in strada Volpiano) per la costru­zione di una scuola e di un asilo infantile nel paese. Questo venne subito edificato dove è tuttora e ricevette i primi bimbi nel 1864.
 
Da ricordare che a Torino in Borgo San Paolo vi è una via (traversa di Corso Ferrucci) intitolata al nostro, che per primo inalberò in città il tricolore del rin­novamento patriottico.
 
Leinì gli ha dedicato nel 1894 un busto in bronzo, situato dapprima davanti al­l'edificio municipale, e nel 1937 collocato dove ora si trova.
 

Dopo questa parentesi per chiarire l'intitolazione della nostra banda, riprendiamo il percorso stori­co dell'Associazione.
 
Nello statuto di fondazione è interessante leggere che: "scopo della società è quello di impartire l'istruzione musicale, sia teorica che pratica, alternandola con concerti pubblici e divertimenti familiari".
 
Uno degli aspetti più interessanti da sottolineare deriva dal fatto che la banda di cento anni fa non si curava solamente dell'educazione musicale dei propri componenti, ma era un vero e proprio organo di mutuo soccorso (non dimentichiamo che un secolo fa non c'era nessun tipo di mutua pubblica o assicurazioni private che coprissero i guai di una vita di duro lavoro): l'art. 46 dello Statuto organico di allora cita: "I soci dovranno pagare per la sezione mutuo soccorso L. 0,50 al mese ... " ed il succes­sivo art. 47: "Sei mesi dopo l'ammissione e dopo due giorni di malattia il socio avrà il sussidio giorna­liero di Lire una per i primi venti giorni e centesimi cinquanta per altri dieci ... 11
 

 
Come già detto prima, dal 1901 al 1910 il corpo musicale ufficialmente non esiste più: tuttavia la musica a Leinì continua a vivere nel gruppo autonominatosi "La Mandolinistica" in cui si ritrovano gli stessi musicanti, specializzati in strumenti a corda, della disciolta "La Risorta - Vittorio Ferrero".
 
Anche se la Banda ufficialmente non c'è. l'attività musicale tre, il 1900 e il 1910 continucigmzie ai "Dieci" e et "La Mctdolinisticct", gruppo nel quale si vedono i volti di Pierino Borghesia, Pinot Vctnct e altri.
 
 
 
 
 
Nel 1926 la banda riprende ufficialmente il nome del colonnello Vittorio Ferrero e, il 18 aprile del medesimo anno, si celebra festosamente il trentesimo di fondazione con la benedizione del nuovo labaro e con l'esibizione in contemporanea sulla piazza Vittorio Emanuele II delle Bande di Caselle, San Maurizio, Volpiano e, naturalmente, Leinì.
 
 
 
 

 
La vita della nostra banda prosegue attraverso belle vicende e qualche difficoltà. Passa anche la bufera della seconda guerra mondiale e l'Associazione Filarmonica Vittorio Ferrero è sempre sulla breccia con un numeroso gruppo di fedeli sostenitori, sempre presenti nelle manifestazioni e durante le gite sociali. E, a proposito di gite, un episodio piuttosto buffo: anno 1956, gita a Candia Canavese: accompagnatori, musicanti e relativi strumenti sono sistemati in pullman; avviene la partenza, ma alla prima curva, la grancassa sistemata sul portapacchi del pullman, decide di rotolare ~iù dallo stesso. finendo la sua breve escursio­ne nei prati circostanti l'attuale ditta Baltea; ovviamente nessuno dei gitan­ti se ne avvede, ma per fortuna, al se­guito della comitiva vi è l'auto dell'al­lora Sindaco Giuseppe Caviglietto che vede la grancassa, la recupera e la por­ta di gran carriera ai legittimi titolari. Altro episodio curioso ce lo racconta Ivo Mussa (un veterano della banda): nel 1964, nel cortile del ristorante Scu­do di Savoia, dopo il tradizionale pran­zo sociale tutto viene allestito per l'im­mancabile foto di gruppo. Alcuni mu­sicanti vengono fatti salire su di un palco ( approntato alla meglio) affinché tutti rientrino nell'obiettivo. Mentre il fotografo sistema il cavalletto "pronti ... sorridete ... " ecco il palco ondeggiare in modo sinistro e ... patatrac ... crolla tutto: strumenti, musicanti, assi, tra­biccoli vari, tra grandi risate ed una bella confusione.
 
Momenti di svago durante una bella gita dei nostri musicanti in Valle Orsiera ( sopra Lemie, Val di Virì)
 
 
 
 
 
Nel 1966 viene celebrato il sessantennio della Filarmonica: il 19 marzo, sotto la direzione del maestro Enrico Guizzardi, gran concerto pubblico con vasto successo e soddisfazione meritata degli "azionisti", cioè i tesserati sostenitori della banda, che ammontano a 1045 (in un paese di tremila abitanti è una bella cifra). Il 3 e 4 dicembre di quello stesso anno il maestro Battistino De Paoli ed il geom. Piero Ballesio partecipano, a Roma, al primo con­gresso nazionale dell'A.N.B.I.M.A., in veste di rappresentanti del Piemonte.
 
Foto ufficiale dei partecipanti al 1° Congresso Nazionale A.N.B.l.M.A. tenutosi a Roma nel dicembre del 1966. In alto a sinistra si riconoscono i nostri rappresentanti: con gli occhiali scuri, l'insegnante Battistino Depaoli, dietro di lui il geom. Pietro Ballesio, più verso il centro del gruppo c'è l'allora Maestro di Banda Enrico Guizzardi. In centro in basso (sul primo scalino e con occhiali scuri) ecco il professor Antonio Tatone, attuale Presidente Regionale del Piemonte dell'A.N.B.l.M.A.
 
 
 
 
 
Nel 1966 esce il 1 ° numero della rivista "Piemonte Bandistico" di cui ecco una bella pagina:
 
LEYN I'
 
-
 
I ragazzi della Scuola di Musica di Leynì in posa per la foto ricordo avanti la Sezione ANBIMA di Leynì che conta 1.045 soci.
 
IL 70ENNIO
 
DELLA
 
''VITTORIO
 
F·ERRERO,,
 
Anche a Lèynì, come nella grande maggioranza delle città e dei paesi d'Italia, è in corso un vivo risveglio dell'attività bandistica. Il Complesso musicale leynicese più antico e del quale risulta chiara l'origine storica è la Società Filarmonica « Vittorio Ferrere », la quale nacque ufficialmente il 5-9-1896, con atto depositato a Caselle.
 
Quest'anno nel celebrare il 70ennio di fondazione, la « VITTORIO FERRERO » vuole inserirsi, secondo lo stile nuovo voluto dai tempi, in quel vasto e meraviglioso fermento artistico-musicale che caratterizza i nostri gior­ni. In ciò, benchè sprovvista delle grandi risorse ne­cessarie; ma serenamente fiduciosa nella comprensione dei Leynicesi, è impegnata a fondo per non sfigurare a confronto delle Società Coneorelle della Regione pie­montese e dell'Italia tutta.
 
Già negli ultimi mesi del 1965, predisponendo il programma delle solenni celebrazioni del suddetto set­tantennio, il Consiglio Amministrativo della Società de-. cise l'entrata della « Vittorio Ferrero » assieme al largo seguitò (l.045) di sostenitori e di amici, a far parte dell'ANBIMA, onde affiancarsi al più vasto ed evoluto movimento di categoria attualmente esistente in Italia.
 
Il nucleo considerevole dei giovani musici si è con­solidato con l'arrivo dei giovanissimi allievi. Si è potuto così effettuare, sotto la magistrale direzione dell'esimio M.0 Guizzardi, il primo concerto pubblico dell'anno. E' stata una giornata meravigliosa, quella del 19 marzo u.s., giornata di grande soddisfazione per gli Azionisti,
 
per i Musici, per gli amici della Filarmonica! Si è di­mostrato che la tradizione bandistica dei Leynicesi non sarà giammai interrotta. E malgrado le ovvie difficoltà di affiatamento, tutti hanno potuto gustare della musica di ottima fattura e di altrettanto apprezzata esecuzione. La popolazione e le Autorità ebbero agio di vedere lo stuolo degli allievi di musica (dai 10 ai 12 anni) che, precedendo in perfetto ordine la Banda per le vie di Leynì, al seguito della vetusta e fiera Bandiera del 1896, con le nuove e fedeli drappelle, alimentano negli animi sensibili alla musica le più belle speranze per il prossi­mo avvenire della Filarmonica « Vittorio Ferrero ». Nella suddetta circostanza i festeggiamenti hanno. acqui­stato particolare significato per l'ambita presenza tra le Autorità del Prof. M0 Antonino Tatone e del M0 Bi­netti, rispettivamente Delegati Regionale e Prooinciale dell'ANBIMA. Di chiaro rilievo sono state le elevate parole del Prof. M0 Tatone, il quale, a nome dell'Asso­ciazione Nazionale di categoria, ha porto un caldo saluto ed il più cordiale ed apprezzato incoraggiamento alla « Vittorio Ferrero » di Leynì.
 
Ad Essa - da queste fresche pagine del primo nu­mero di « Piemonte Bandistico » - giunga il migliore augurio di grande successo nei giorni futuri, . mentre già a_vvertiamo con profonda soddisfazione il rinnovato interesse di tutti i Leynicesi per la loro Banda Musicale, che ebbe sempre tanto apprezzamento dalle passate ge­nerazioni del luogo.
 
•,
 
GIUSEPPE SCLAVO
 
9
 
 
 
 
 
Nel 1976 per la prima volta la Filarmonica Vittorio Ferrero apre le porte alle donne: il 25 aprile, schierata in prima fila, compare Antonella Navilli, facente tutt'ora parte dei ranghi.
 
Foto sopra: gli Allievi musici del 1976, Antonella Navi/li, Fabrizio Ballesio e Tonino Moncltiero.
 
Foto in basso: il presidente attuale Nino Navilli in mezzo agli attuali Allievi del Centenario: Elisa Bianco, Loris Marchetti e Massimo Ballesio (Boris Carino, il 4° allievo attuale, non c'è in foto).
 
 
 
 
 
I PERSONAGGI
 
Fra i numerosi personaggi che si sono avvicendati tra le fùe della nostra banda, tutti sono meri­tevoli e validi, ma, per quel che riguarda la simpatia e l'estrosità, spiccano sicuramente: il famo­so "Partèla" ( al secolo Giacomo Rubatto) e "Mennè" ( al secolo Giovanni Tempo): la peculiarità di questa coppia ( colonne portanti della sezione ritmica, predecessori di un'altra famosa coppia Nino Navilli e Ivo Mussa) consisteva nell'interpretare a proprio modo lo spartito musicale: du­rante le sfilate e i concerti, infatti, riuscivano, senza alcuna difficoltà ed in modo assolutamente contemporaneo, a suonare e intrattenere simpatici dialoghi con il pubblico accorso, e, perché no, a bere anche un buon bicchiere di vino offerto dagli amici.
 
Foto del 1952: la Banda con il Sindaco di allora comm. Giuseppe Lega, il Vice Sindaco Luigi Voretto e i/ Maestro Luigi Teisa .
 
I MAESTRI
 
Dal 1896 al 1901 la Filarmonica è diretta da Alberto Goy. Nel 1910, anno di ripresa dell'at­tività bandistica, la direzione viene affidata a Pinot Vana. Dopo la morte del rifondatore Pinot Vana, avvenuta nel 1937, subentra nella direzione il Maestro Giovanni Lega cui segue il maestro Luigi Teisa.
 
Il maestro Teisa dirige la filarmonica fino ai primi anni '60. Gli succede Loris Marchetti fino al 1964, quando, per interessamento di Michele Grogno e Nino Navilli avviene l'arrivo prezioso del Maestro Enrico Guizzardi.
 
Il maestro Guizzardi è un personaggi.o molto importante nella storia della nostra banda: si assi­ste infatti ad un rinnovamento musicale, un rilancio strumentistico e, in collaborazione con Angelo Mussa, prende vita la scuola di musica, con la nascita del gruppo allievi della filarmoni­ca. Pian piano, a partire dagli anni 70 il maestro Guizzardi cede la bacchetta del direttore arti­stico all'attuale maestro Angelo Mussa, coadiuvato oggi da un allievo di allora: Ezio Leone.
 
 
 
 
 
LE MADRINE
 
Come non ricordare, in occasione in questo secolo di vita, le madrine della nostra banda? Ecco Luigina Brunetto Pogliano, madrina dal 1926 al 1976. Le succede la signora Arsenia Goy (il primo maestro della banda Alberto Goy era suo zio): grande amore per la musica, per il canto, per le feste e l'amicizia, sempre serena e pimpante, è stata, insieme al suo Lorenzo, una presenza preziosa per la nostra filarmonica.
 
O~~r-j. dal 1994 madrina della banda i> la signora Mariul'l'ia Maffei Gianinetto
 
Festa di S. Cecilia 1990: all'estrema sinistra l'allora Presidente Michele Gianinetto. rnri altri musici riconoscibili con la Madrina Arsenia Goy.
 
I PRESIDENTI
 
Dal secondo dopoguerra ad oggi si sono avvicendati alla presidenza i signori: Angelo Favero, Luigi Varetto, Loris Marchetti, Giuseppe Sciavo, Pietro Ballesio, Aldo Bosio, Giovanni Aimone, Luigi Balbo, Michele Gianinetto e, dal 1994, Nino Navilli .
 
. .
 
.'ijilata 11er il paese i11 occasione dell'inuugurazione tiella 111w1·a divisa ( .~. t.eciii« 19').,). In 11ri11111 11i111111 du .,i11i.,1rn: il <:1111.,ig/i.,re dottor Luigi Febbraro, l'attuale Madrina sig.ra Mariuccu, Maffei Gia11i11e110, il Presidente ,\.i110 Sai-il/i e il Vice Presidente Gianni Chiatello,
 
 
 
 
 
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--
 
LA BANDA OGGI
 
La Filarmonica "Vittorio Ferrero" oggi conta un organico di 45 elementi ed il suo futuro è affidato ai giovani del presente. Per questo, dietro l'entusiastico impulso di Battistino Depaoli, Giuseppe Sclavo e poi di Angelo Mussa, fin dal 1964 esiste la scuola allievi della nostra banda.
 
In questi ultimi anni, hanno collaborato nell'insegnamento: Livio Depaoli, Giancarlo Leone, Angelo Greco, Tonino Monchiero, Gian Luca Bergantin, Giovanni Caradonna.
 
Oggi l'insegnamento è affidato ad Angelo Mussa per quanto riguarda una parte di clarinetti e le prove d'insieme; ad Ezio Leone per teoria e solfeggio e, in veste di vice maestro, per le prove d'insieme; a Carmelo Verbano per la sezione ottoni; ad Antonella Navilli per i flauti; a Diego Davico per i clarinetti.
 
AMMONTARE ANNUO DELLE ORE UOMO PROFUSE DALL'ASSOCIAZIONE
         
        
        
quantità   
        
durata   
        
totali   
        
numero   
        
            
        
        
        
in   ore
        
ore   
        
persone   
        
            
        
        
        
settimanali   
        
parziali   
        
coinvolte   
            
gruppo badistico
        
prove   all'anno
        
45   
        
2   
        
90   
        
        
            
        
servizi   all'anno
        
10   
        
4   
        
40   
        
        
            
        
concerti   all'anno
        
4   
        
4   
        
16   
        
        
I ORE
            
        
        
        
        
--   
        
        
            
        
totale   
        
        
        
146   
        
35   
        
5110
            
scuola   di orientamento bandistico
        
        
        
37   
        
5   
        
222
            
riunioni del direttivo   all'anno
        
        
12   
        
2   
        
24   
        
10   
        
240
            
disbrigo pratiche
        
presidente   
        
        
        
25   
        
        
            
amministrativo/gestionali
        
cassiere   
        
        
        
12   
        
        
            
        
segretario   
        
        
        
6   
        
        
            
        
maestro   
        
        
        
25   
        
        
            
        
totale   
        
        
        
        
        
            
        
        
        
        
        
        
68   
            
        
        
        
        
        
        
--
            
        
totale   generale
        
        
        
        
I   5640
       
Nella stesura di ciò che è riportato in questo fascicolo, vi saranno certamente degli errori e delle omissioni. Questo può essere anche dovuto al fatto che la maggior parte degli episodi è arrivata sino a noi soltanto mediante una tradizione orale.
 
Ci scusiamo per quanto di impreciso ed omesso appare in questa storia leinicese .
 
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In occasione di questa importantissima ricorrenza "i 100 anni della Filarmonica Vittorio Ferrero" ricordando con ammirazione ed affetto tutti i musici che hanno contribuito al perpetuarsi di questa insigue tradizione leinicese, fino al gioioso traguardo del centenario, voglio ringraziare e salutare tutti coloro che con grande dedizione hanno permesso alla Banda di esistere. Un grazie particolare anche a tutti i sostenitori che in modo disinteressato ci hanno da sempre appoggiato ed hanno creduto in noi.
 
Un ultimo, ma non meno importante ringraziamento va ai Presidenti ed alle Madrine della Ban­da, che ci hanno accompagnato attraverso questa piccola, ma importante, parte di storia del Paese di Leinì.
 
Direttore Artistico e Maestro di Banda Angelo Mussa
 
Ringraziamo per la preziosa collaborazione:
 
Ezw Borghesio Domenico Ugo Michel.e Privìleggi Giulia Veronesi Giuseppe Tempo Dario Luetto
 
Angelo Verderone (Vecwt)
Title
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